Partecipa al sondaggio

 

Una risposta

  1. lo sentii pronunciare da piccola e mi rimase in mente per l’originalità e per il fatto che si usasse in francia. lo trovavo elegante. e buffo

  2. …forse non centrerà un “coso” quello che sto per dire, ma è svariato tempo (non si dice, lo so, ma mi piace dirlo lo stesso) che ho iniziato a fare una sorta di ricerca “antropologica” (così mi piace chiamarla giusto per non passare da maniaco sessuale) autodidatta vertente il “tits fucking”.
    Mi spiego meglio. Da noi, in Italia, mi pare sia unanimemente utilizzata l’espressione idiomatica “fare una spagnola”. Ebbene, avendo la fortuna di conoscere spesso degli stranieri e di avventurarmi con nonchalance in argomenti puramente sessuali, mi è capitato poco tempo fa di scoprire che una espressione similissima alla nostra per indicare lo stesso atto si usa anche nella stessa Spagna (o per lo meno è usato da svariati spagnoli di mia conoscenza). Com’è facile immaginare gli iberici non dicono esattamente come noi “fare una spagnola”, ma usano bensì a pretesto un’altra regione del globo. Essi dicono: “fare una cubana”. Sicché, curioso come una scimmietta, ho iniziato a tampinare altri stranieri (distinti l’un dall’altro) con la stessa domanda e finora ne ho evinto che:
    in Francia si dice come da noi: “Fare una spagnola”
    in Spagna: “Fare una cubana”
    in Messico: “Fare una russa”
    In Chile: “Fare una uruguaiana”
    In USA: (secondo la mia fonte, che è una sola purtroppo, non dovrebbe esserci un corrispettivo del genere ed è cmq molto usata l’espressione, anche da noi piuttosto conosciuta del “tits fucking”).
    Purtroppo la mia ricerca termina qui, perché alcune ne ho dimenticate e altre migliaia di volte ho dimenticato di chiederlo alla centinai di stranieri che ogni giorni mi passano tra le mani grazie al lavoro che faccio.
    La cosa è alquanto ilare e penso stuzzichi molto la fantasia e la curiosità nel capire il perché di queste bizzarre associazioni nazionali.
    L’idea che mi sono fatto io personalmente è che, tale atto del sesso tra le tette è visto in maniera piuttosto “trasgressiva” e comunque insolita (anche perché non tutte le donne possono permetterselo di fare, ahimé=), e quindi va associato ad un immaginario (stereotipato ovviamente) che comunemente si ha di una certa popolazione o comunità. E non a caso, da noi italiani le spagnole sono viste come donne formose e quindi, di conseguenza (qualunquista, ovviamente) son viste anche come “porche”, quindi perfette per il caso in esame. Se non sbaglio, una variante nostrana per questa espressione, è attribuire questo atto sessuale alle “bolognesi” (quelle di Bologna), probabilmente per le stesse ragioni delle spagnole di cui sopra.

  3. Ciao,
    una domanda-curosità
    perchè in tutta Italia (credo) si utilizza un termine femminile per fare riferimento alla cosa e un termine maschile per fare riferimento al coso, mentre il Sicilia si usano i termini: lo sticchio (maschile) per l’organo femminile e la minchia (femminile) per l’organo maschile?

  4. “stranamente” anche in spangolo e’ cosi’…”el coño” vuol dire “la figa” (“el” e’ un articolo maschile e lo e’ pure il suddetto sostantivo ovviamente); mentre “la polla” e’ “il cazzo” (stessa cosa al contrario)…sara’ un caso che il Regno delle 2 Sicilie fu dominato per svariati secoli dagli ispanoablanti Borboni?!

Scrivi una risposta a serrano Cancella risposta